Tumori della pelle e alimentazione


tumori pelle
Introduzione

I tumori della pelle sono distinti in tumori non melanoma e melanoma.

Il modello alimentare con elevato consumo di carne/grassi non risultava associato a rischio di BCC
tumori non melanoma (NMSC) sono classificati in due tipi principali: il basalioma (carcinoma basocellulare o epitelioma basocellulare) e il carcinoma squamocellulare.

Il basalioma origina da cellule staminali nell’unità pilo-sebacea dell’epidermide, in genere colpisce persone di età superiore ai 40 anni, raramente determina metastasi e si distinguono due tipi: un tipo superficiale ed un tipo nodulare.

Il carcinoma squamocellulare origina da cellule staminali follicolari o interfollicolari dell’epidermide a differente capacità di differenziazione. Le aree più colpite sono quelle più esposte alle radiazioni ultraviolette (UV) e sono più gli uomini ad ammalarsi di questo tipo di tumore cutaneo.

Vari sono i fattori di rischio dei tumori NMSC: l’esposizione cronica ai raggi solari, uso di lampade abbronzanti, ustioni, cicatrici, lesioni da agenti chimici o raggi X, infezioni da HIV, uso di farmaci antirigetto nei soggetti trapiantati, etc.

tumori melanoma sono tumori della pelle maligni che hanno origine dai melanociti, cellule dell’epidermide responsabili dell’abbronzatura. La loro incidenza è in rapido aumento nel mondo; negli Stati Uniti ad esempio il melanoma rappresenta il quinto tumore più comune e la mortalità è intorno all’1.5% di tutte le morti correlate al cancro.

Il più importante fattore di rischio è dato dall’eccessiva esposizione ai raggi UV di origine naturale (luce del sole) o artificiale (es. lettini abbronzanti). Altri fattori di rischio sono una storia familiare di melanoma, un alto numero di nevi atipici, una storia di gravi ustioni, e caratteristiche fenotipiche come pelle, capelli e occhi di colore chiaro.


Un po’ di storia

La presenza di tumori cutanei nel mondo antico è descritta da Ippocrate in alcuni scritti del quinto secolo a.C., mentre la prima evidenza di cancro cutaneo è stata osservata dai paleopatologi sulla pelle di mummie peruviane del quarto secolo a.C.: si trattava di casi di melanoma. Un caso di papilloma squamoso è stato individuato sulla mano di una mummia egiziana, un probabile caso di istiocitoma dermico è stato osservato sul ginocchio di un’altra mummia egiziana, così alcuni casi di tumori maligni: ad esempio un carcinoma a cellule basali nella mummia di Ferdinando Orsini, morto nel 1549 e casi di sindrome di nevo basocellulare in alcune mummie egiziane.


Tumori e alimentazione 

Risalgono agli anni dopo il 1930 i primi studi sui possibili effetti della dieta sullo sviluppo dei tumori. Erano studi condotti su animali soggetti a trapianti di tumori allo scopo di alterare la loro crescita mediante l’alimentazione.

Per i tumori di tipo melanoma i primi studi condotti sugli animali hanno suggerito la possibilità di prevenire l’insorgenza dei tumori mediante alcuni composti naturali, in seguito studi epidemiologici hanno rilevato una possibile associazione tra alcuni fattori dietetici e il rischio di melanoma, anche se i risultati sono non conclusivi.

La dieta potrebbe influenzare il rischio di melanoma a livello cellulare, intensificando la morte delle cellule indotta da UV (apoptosi), oppure aumentando la fotosensibilità. 


Tumori non melanoma 

Gli alimenti studiati 

Frutta e vegetali – Agrumi – Fitonutrienti – Grassi – PUFA (Acidi Grassi Polinsaturi) – Carne rossa – Antiossidanti (beta carotene – retinolo – luteina, vitamina E, vitamina C, selenio, polifenoli) – Caffè, tè e Caffeina – Alcool. 

Numerosi studi hanno mostrato che una dieta ricca di frutta e vegetali può avere un effetto protettivo nei confronti del cancro, riducendone il rischio complessivo. Tale effetto è stato confermato per i tumori cutanei. Studi condotti nel 1975, sottoponendo topi a radiazioni UV, mostravano che il 30% dei topi alimentati normalmente sviluppava SCC, contro il 7% dei topi alimentati con una dieta speciale che includeva una miscela di vitamine C ed E con glutatione. Successivamente topi alimentati integrando la dieta con vitamina C, selenio ed estratti di tè verde, mostravano una diminuita incidenza di tumori cutanei.

Agrumi