Endocardite infettiva

Aggiornate le linee guida per l’endocardite infettiva

Presentate ad Amsterdam dopo 8 anni le nuove indicazioni per questa patologia. Ecco le indicazioni per gli odontoiatri e le procedure odontoiatriche considerate a rischio

di Arianna Bianchi


L’endocardite infettiva è un’infezione dell’endocardio, di solito di origine batterica (dovuta frequentemente a streptococchi o stafilococchi) e a volte fungina. Si tratta di una malattia non comune, ma nemmeno rara, che può causare febbre, soffi cardiaci, petecchie, anemia, fenomeni embolici e vegetazioni endocardiche, che possono portare anche a gravi conseguenze. Per tale motivo, sono state aggiornate (dopo 8 anni) le linee guida ESC sull’endocardite infettiva, presentate ad Amsterdam al Congresso europeo di cardiologia e pubblicate simultaneamente sull’European Heart Journal.  

Innanzitutto, è necessario chiarire quali siano i soggetti che corrono un maggior rischio di sviluppare una endocardite infettiva.
Si tratta di pazienti che hanno già avuto in precedenza un’endocardite infettiva, pazienti con protesi valvolari impiantate chirurgicamente o transcatetere o sottoposti a riparazione di una valvola cardiaca e pazienti con cardiopatia congenita non trattata e con cardiopatia congenita corretta chirurgicamente.

Una delle “porte di ingresso” per i batteri/funghi responsabili dell’endocardite è rappresentata dalla cavità orale, colonizzata da una flora commensale rilevante, tra cui figurano batteri appartenenti al gruppo degli Streptococchi. Secondo queste ultime linee guida, la profilassi antibiotica è raccomandata nei pazienti ad alto rischio di endocardite infettiva sottoposti a procedure odontoiatriche a rischio e attualmente non è raccomandata in altre situazioni.  

Le procedure odontoiatriche a rischio includono estrazioni dentarie, procedure di chirurgia orale (comprese chirurgia parodontale, chirurgia implantare e biopsie orali) e procedure odontoiatriche che comportano la manipolazione della regione gengivale o periapicale dei denti (comprese le procedure di detartrasi e trattamento canalare).  

3D illustration of Heart – Part of Human Organic.

L’uso di impianti dentali solleva preoccupazioni circa il rischio potenziale dovuto a materiale estraneo all’interfaccia tra la cavità buccale e il sangue, ma i dati disponibili rimangono molto limitati.
Finora non ci sono prove che controindicano gli impianti in tutti i pazienti a rischio e l’indicazione dovrebbero essere discussa su base individuale. Le procedure di posizionamento degli impianti e le procedure dentali invasive su impianti osteointegrati, tuttavia, dovrebbero essere coperte dalla profilassi antibiotica nei soggetti ad alto rischio di sviluppare una endocardite infettiva.
Una volta inseriti gli impianti dentali in pazienti ad alto rischio, l’igiene dentale professionale e il follow-up devono essere eseguiti almeno due volte l’anno sotto copertura antibiotica. Il bersaglio principale della profilassi antibiotica sono gli Streptococchi orali.  

La tabella sottostante riassume i principali regimi di profilassi antibiotica raccomandati prima delle procedure odontoiatriche.    

SituazioneAntibioticoSingola doseprima della30-60 minuti procedura
  AdultiBambini
Nessuna allergiaAmoxicillina2g per os50mg/kg per os
a penicilline Ampicillina2g i.m. o e.v.50mg/kg e.v. o i.m.
o ampicillinaCefazolina/ceftriaxone1g i.m. o e.v.50mg/kg e.v. o i.m.
    
AllergiaCefalexina2g per os50mg/kg per os
a penicillineAzitromicina o claritromicina500mg per os15mg/kg per oss
o ampicillinaDoxiciclina100mgper os<45kg,2.2 mg/kg per os>45kg, 100mg per os
 Cefazolina o ceftriaxone1g i.m. o e.v.50mg/kg e.v. o i.m.

Infine, non bisogna dimenticare che la prevenzione dell’endocardite infettiva dipende anche da misure preventive diverse dalla profilassi antibiotica. Le persone a rischio dovrebbero essere istruite a mantenere una buona igiene dentale e cutanea, a prestare attenzione ai segni di infezione e, quando manifestano febbre di origine sconosciuta, a riferire al proprio medico che sono a rischio per questa patologia (e di conseguenza i medici dovrebbero prendere in considerazione lo screening per l’endocardite infettiva prima di iniziare una terapia antibiotica).


Per approfondire:

2023 ESC Guidelines for the management of endocarditis Developed by the task force on the management of endocarditis of the European Society of Cardiology (ESC) Endorsed by the European Association for Cardio-Thoracic Surgery (EACTS) and the European Association of Nuclear Medicine (EANM)