Saltare la pausa mensile

Saltare la pausa mensile

Contraccettivi ormonali, saltare la pausa mensile non aumenta i rischi per la salute

Una nuova linea guida clinica preparata dalla Faculty of Sexual and Reproductive Healthcare (FSRH) sottolinea che saltare la pausa di sette giorni nel corso dell’utilizzo di un contraccettivo ormonale combinato non causa danni alla salute. Queste nuove raccomandazioni includono le più recenti prove scientifiche sui contraccettivi ormonali combinati e riguardano la pillola anticoncezionale, il cerotto transdermico e l’anello vaginale. «Se una donna vuole evitare le mestruazioni mentre sta utilizzando la contraccezione ormonale combinata, può gestire le confezioni una di seguito all’altra. Non vi è necessità di un sanguinamento mensile regolare per essere sane e molte donne apprezzano la possibilità di evitarlo. Quello che invece le donne devono sapere è che c’è un piccolo aumento di alcuni rischi per la salute con la contraccezione ormonale combinata, e che quindi questo tipo di contraccezione non è adatto a tutti. Inoltre, l’uso corretto è importante, altrimenti esiste il rischio di una gravidanza»afferma in un comunicato stampa Sarah Hardman, della FSRH.

Le linee guida, oltre ad affermare che non vi è alcun beneficio per la salute derivante da un intervallo libero da ormoni di sette giorni dopo ogni 21 giorni di contraccettivo, entrano nel dettaglio e spiegano che le donne possono, in sicurezza, fare meno intervalli o intervalli più brevi senza ormoni per evitare sanguinamenti mensili, crampi e altri sintomi. Inoltre, abbreviare l’intervallo a quattro giorni potrebbe ridurre il rischio di gravidanza. Gli esperti affermano anche che non è necessario che le pazienti vengano visitate di persona per la prescrizione del contraccettivo. Una consulenza online è possibile senza problemi, a patto che vengano effettuati gli stessi controlli e vengano fornite le stesse informazioni rispetto a quanto avverrebbe in ambulatorio. Alla prima consultazione, inoltre, sarebbe possibile prescrivere a molte donne già una fornitura di un anno di contraccettivo invece degli attuali intervalli più brevi. Le linee guida non dimenticano di sottolineare che in ogni caso i contraccettivo ormonali combinati aumentano il rischio di coaguli di sangue e cancro della mammella e che generalmente non dovrebbero essere usati dalle donne con più di 50 anni di età. In conclusione, si ricorda che è importante che a tutte le donne che chiedono un contraccettivo ormonale combinato vengano fornite informazioni sulla sua efficacia e sulle alternative esistenti, compresi i contraccettivi reversibili a lunga durata d’azione, tuttora i metodi più efficaci.