IPERTENSIONE IN GRAVIDANZA

Tra le donne non gravide in età riproduttiva negli Stati Uniti, la prevalenza dell’ipertensione cronica (cHTN) è di circa il 9% e i disturbi ipertensivi della gravidanza complicano circa il 5% di tutte le gravidanze.1 Sebbene la maggior parte delle gravidanze tra gli individui con cHTN ben controllato non siano complicate, gli individui con cHTN sono ad aumentato rischio di morbilità materna (p. es., urgenza ipertensiva, preeclampsia, insufficienza renale, edema polmonare, infarto del miocardio, distacco di placenta, diabete gestazionale, ictus, morte) e scarsi esiti fetali/neonatali (p. es., ritardo della crescita, pretermine nascita, anomalie congenite, natimortalità, morte perinatale).1,2 Inoltre, la cHTN durante la gravidanza aumenta i rischi a lungo termine per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, metaboliche e cerebrovascolari.3 Pertanto, diagnosticare e gestire efficacemente la cHTN prima, durante e dopo la gravidanza è fondamentale per una salute ottimale della madre e del bambino.