ANORESSIA BULIMIA

CELIACHIA E ANORESSIA, STUDIO CONFERMA IL LEGAME: UNA PUÒ MIMARE L’ALTRA

Secondo uno studio pubblicato su Pediatrics, esiste un’associazione tra anoressia nervosa e malattia celiaca, sia prima che dopo la diagnosi di quest’ultima. «L’associazione bidirezionale tra diagnosi di anoressia nervosa e malattia celiaca merita attenzione nella valutazione iniziale e nel follow-up di donne con queste patologie» afferma Karl Mårild, dell’Institute of Public Health a Oslo, Norvegia, e della University of Colorado, negli Stati Uniti. «Ciò è importante perché la presentazione di una di queste patologie può mimare l’altra e la diagnosi errata di una malattia provoca probabilmente morbilità prolungata e inutile».

I ricercatori hanno avuto accesso alle cartelle di reparti di patologia in Svezia per valutare 17.959 casi di malattia celiaca verificati con biopsia dell’intestino nelle donne dal 1969 al 2008 e 89.379 controlli accoppiati per sesso ed età e basati sulla popolazione. I risultati hanno mostrato un’associazione positiva tra anoressia nervosa e malattia celiaca, anche dopo aggiustamento per il livello di istruzione, le caratteristiche socioeconomiche e la presenza di diabete. Le donne che hanno presentato una positività ai marker sierologici di malattia celiaca ma non atrofia dei villi hanno avuto una probabilità ancora superiore di avere una diagnosi di anoressia nervosa prima o dopo la diagnosi di malattia celiaca.

L’associazione tra le due condizioni, ipotizzano i ricercatori, potrebbe essere dovuta a una sbagliata diagnosi precedente in cui la malattia celiaca è stata scambiata per anoressia o viceversa, o a una particolare attenzione al paziente in seguito alla diagnosi di celiachia, o ancora a una suscettibilità genetica condivisa tra le due patologie.

I legami tra le due patologie sono comunque complessi, e gli autori sottolineano che il fatto di non aver considerato pazienti di sesso maschile nel loro studio costituisca una forte limitazione che porta alla cautela nell’interpretazione dei risultati.

In un editoriale di accompagnamento, Neville Golden, della Stanford University School of Medicine, negli Stati Uniti, amplia l’interpretazione dello studio ponendo l’accento sulla popolarità delle diete senza glutine, adottate anche da giovani donne senza celiachia, e affermano: «L’interazione tra le diete senza glutine e i disturbi del comportamento alimentare è un problema ancora più grande. Questo importante studio affronta solo la punta di un iceberg».

Pediatrics 2017. doi: 10.1542/peds.2016-4367 pediatrics.aappublications.org

Pediatrics 2017. doi: 10.1542/peds.2017-0545 pediatrics.aappublications.orgFonte: www.farmacista33.it

ara Cesarina gli esami della ragazza vanno bene ol problema è che la ragazza è celiaca falle fare gli esami per la celiachia

anticirpi antigliadina antiendomisio antitransglutaminasi TSH antitiroidei

poichè anchee se fossero negativi la ragazza è celiaca se vuole guarire dipende da lei!!Il glutine le sta causando diverse malattie autoimmuni, come tu distruggi con anticorpi antitiroidei la tua tiroide,

lei sta producendo anticorpi contro il suo cervello per cui è a rischio di patologie neuropsichiatriche con fissazioni e allucinazioni, inoltre sta producendo anticorpi antiovaio e quindi è andata in amenorrea. Il problema è che il glutine le sta causando anche colon irritabile con malassorbimento di vitamine, proteine, fetto ecc che le servono per stare bene e mettere peso!! Non so se hai capito la correlazione hai dei suoi esami del sangue emocromo glicemia?? me li puoi inviare??

un bacio

Scopo: uno studio recente ipotizza che all’origine della maggior parte dei casi dei disturbi alimentari anoressia e bulimia, ci siano fenomeni autoimmuni causati da una intolleranza al glutine, come avviene in alcune malattie neuropsichiatriche pediatriche (1,2).

La teoria è particolarmente innovativa perché, se la patogenesi è di tipo biologico immunitario, i disturbi non potrebbero essere curati soltanto con un semplice approccio di tipo psicologico e soprattutto non dovrebbero essere imputabili soltanto ad errati comportamenti volontari. Lo scopo del nostro lavoro é quello di segnalare la possibilità di una ulteriore e ancora non provata associazione, quella tra celiachia e anoressia nervosa.

Materiali e metodi: da queste iniziali osservazioni abbiamo considerato 15 pazienti anoressiche, tutte di sesso femminile, di età compresa tra 12 e 35 anni. Abbiamo compilato una cartella clinica che raccoglieva i dati anamnestici personali e familiari, le abitudini alimentari, gli esami ematochimici routinari. Abbiamo sottoposto le pazienti ad una dieta rigida proteica, con introduzione limitatissima di cereali aglutinati. Abbiamo sottoposto le pazienti a cicli di terapia antibiotica per correggere lo stato infiammatorio intestinale e sistemico che presentavano. Abbiamo eseguito controlli mensili del peso, del benessere psicofisico e monitorato ecograficamente gli organi pelvici, addominali e della tiroide. 

Risultati: la dieta e la terapia antibiotica hanno determinato una rapida risoluzione dei sintomi, compresi i disturbi psichiatrici con progressivo incremento ponderale, risoluzione delle complicanze internistiche, per lo più attribuibili allo stato di grave malnutrizione: secchezza e fragilità della cute e degli annessi cutanei, alterazioni idro-elettrolitiche e della funzionalità epatica con ipertransaminasemia, ipoprotrombinemia, ipoproteinemia ed edemi declivi; anemia sideropenica, osteoporosi. Molti di questi elementi, sono comunemente osservabili in pazienti con malattia celiaca, rendendo pertanto non sempre facile la distinzione tra le due forme.

Conclusione: i dati sopra riferiti sono insufficienti a trarre conclusioni definitive e tuttavia propongono la possibilità di associazione tra disturbi psichiatrici, comportamentali, ginecologici e malattia celiaca. Lo studio dimostra che l’anoressia andrebbe considerata e trattata come una vera patologia organica non solo psicologica.