COLON IRRITABILE IBS Intestinal Bowel Syndrome

La medicina ufficiale con la terapia tratta  solo i sintomi, e non fa nulla per affrontare le cause alla base della sindrome del colon irritabile.
Imiei suggerimenti sono solo un risultato della mie osservazioni cliniche nel corso della mia esperienza clinica e strumentale di medico negli ultimi 30 anni.

La Sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una Comune condizione di cui soffrono molte persone.

I segni e sintomi includono: • disagio addominale e / o dolore • gonfiore • gas • diarrea o stitichezza• costipazione.

Evitare tutte le fonti di glutine è il primo passo per ogni paziente che arriva nella mio studio con questo problema. 

Il Glutine è una proteina  che si trova nel grano, ma si trovi a anche in altri cereali quali orzo, segale, Avena, e di farro. Tipicamente, evitando i cibi con  glutine per una settimana o due è sufficiente per verificare un significativo miglioramento dei sintomi di colon irritabile. Oltre al glutine,  anche le allergie e/o intolleranze alimentari possono causare colon irritabile.

In caso di sindrome dell’intestino irritabile viene sempre più spesso proposta una dieta a basso contenuto di FODMAP (acronimo che sta per oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili). Si tratta sostanzialmente di carboidrati a catena corta (zuccheri come fruttosio, lattosio, fruttani, lattani ecc.) che sono scarsamente assorbiti a livello intestinale e che vengono associati spesso a un peggioramento dei sintomi del colon irritabile.

I FODMAP sono presenti in un’ampia gamma di alimenti molto comuni: frutta, verdura, legumi e cereali, miele, latte e latticini e dolcificanti, succhi o centrifugati di frutta e verdure, possono svolgere un ruolo, nella comparsa dei sintomi è importante determinare quali sono ed eliminarli.

Occorre anche escludere la presenza di parassiti.

Occorre imparare ad ascoltare il proprio corpo, cercando di individuare ed eliminare quei cibi che possono creare disturbi.

Alcune persone  debbono seguire  una dieta a basso contenuto di carboidrati, ad alto contenuto di  proteine e di grassi  nella diete

E’ importante  ridurre gli alimenti  ad alto contenuto di di zuccheri  ed eliminare alimenti trasformati  dalla dieta,  per creare  un ambiente che sosterrà la crescita di batteri buoni e diminuire la crescita di batteri cattivi a livello intestinale.

Ricercatori hanno confermato che il glutine è un fattore scatenante dei sintomi digestivi e dell’affaticamento. Ammettono che può esistere “intolleranza al glutine non celiaca”.
Hanno confermato che le persone con IBS in cui era stata esclusa la celiachia verificano benefici con una dieta priva di glutine.

L’epitelio intestinale rappresenta la più ampia interfaccia dell’intero organismo con il mondo esterno ed è dotato di potenti e sofisticati meccanismi per facilitare l’assorbimento di nutrienti e bloccare l’ingresso di sostanze potenzialmente nocive. Fondamentale risulta essere l’integrità dell’epitelio intestinale per mantenere una condizione di salute. Un’alterazione o un malfunzionamento di questo organo possono causare malassorbimento di elementi essenziali, con relativa carenza organica, riassorbimento di sostanze tossiche dovuto al ristagno di rifiuti alimentari, sviluppo, proliferazione e potenziale invasione da parte di batteri patogeni, indebolimento del sistema immunitario.Per questo è importante l’equilibrio all’interno della popolazione microbica, perché è proprio la costante competizione tra i diversi batteri, benefici e potenzialmente patogeni, che aiuta a mantenere sotto controllo la popolazione batterica.
Il microbioma, se in equilibrio, e quindi in eubiosi, contribuisce a un sano funzionamento dell’intestino, rappresentando una risorsa preziosa che influenza la struttura del sistema immunitario gastrointestinale.

Data la crescente consapevolezza dell’importanza del microbioma nel favorire l’omeostasi dell’organismo, la modulazione della composizione della microflora intestinale sta diventando un’ipotesi di strategia terapeutica sempre più accreditata per molte malattie infettive, infiammatorie e neoplastiche anche all’interno dell’intestino.

occorre responsabilizzare l’individuo nella gestione della propria salute, di ridurre il consumo di farmaci e soprattutto di aumentare il livello di prevenzione.

Il glutine provoca sintomi gastrointestinali in soggetti senza celiachia: uno studio randomizzato controllato con placebo in doppio cieco. Biesiekie